• E-books
  • Partner
  • Contact Us
Friday, February 3, 2023
No Result
View All Result
Osservatorio Mashrek
  • Home
  • News
  • Analysis
    • Interview
    • Dossier
  • Jihad watch
  • In-Depth
  • Cartoons
  • Home
  • News
  • Analysis
    • Interview
    • Dossier
  • Jihad watch
  • In-Depth
  • Cartoons
No Result
View All Result
Osservatorio Mashrek
No Result
View All Result

Giordania-Israele: accordi sottobanco per il gas

by Nino Orto
12 March 2017
in Analysis
Reading Time: 2 mins read
0
Giordania-Israele: accordi sottobanco per il gas
Share on FacebookShare on Twitter

A fine dicembre Il Parlamento di Amman ha assegnato all’impresa per l’elettricità nazionale il compito di negoziare, come compratore di gas naturale, i termini di un accordo con la Shell, che si prevede possa assicurare alla Giordania il 15% del suo fabbisogno energetico
(di Giovanni Andriolo) Come soddisfare la fame di risorse della Giordania senza urtare i delicati equilibri politici della Regione vicino-orientale? Affidando il “lavoro sporco” a un mediatore. Questa la soluzione a cui sembra essere giunta Amman attraverso il recente accordo sul gas naturale tra l’impresa statale National Electric Power Company (NEPCO) e l’impresa olandese Shell. Una trama complessa di escamotages per il Parlamento giordano, che prima ha rigettato una bozza di accordo di importazione di gas naturale da Israele, per poi promuovere le trattative con la Shell. Che si occuperà di portare in Giordania proprio il gas naturale israeliano.

A fine dicembre Il Parlamento di Amman ha assegnato all’impresa per l’elettricità nazionale il compito di negoziare, come compratore di gas naturale, i termini di un accordo con la Shell, che si prevede possa assicurare alla Giordania il 15% del suo fabbisogno energetico.

La situazione critica in Siria e in Iraq, così come la posizione geografica, rendono Israele un interlocutore quasi obbligato per l’approvvigionamento energetico della Giordania. Anche perché lo Stato ebraico controlla gran parte dei due mega giacimenti di gas naturale del Mediterraneo orientale, Leviathan e Tamar. Sebbene anche il Libano condivida parte del tratto di mare adiacente alla costa, poco più a nord di Israele, lo sviluppo delle risorse offshore da parte del Paese dei Cedri rimane ancora bloccata per diverse ragioni, di ordine interno e internazionale: soprattutto, poiché non è stata ancora risolta la controversia sulla delimitazione del confine marittimo tra i territori israeliano e libanese.

In settembre, la Noble Energy, l’impresa texana incaricata dello sviluppo del Leviathan, annunciava la firma di una Lettera d’Intenti non vincolante per fornire alla NEPCO gas naturale dal grande giacimento del Mediterraneo. Secondo al lettera, la consegna di gas naturale dovrebbe avvenire in una località di confine tra Israele e Giordania, dopo il completamento di un nuovo gasdotto.
L’opposizione giordana ha protestato contro l’accordo con il difficile vicino israeliano, spingendo il Parlamento ad escogitare la scappatoia della Shell.

Che così, a quanto pare, si troverà a dover acquistare gas israeliano da rivendere immediatamente alla NEPCO. Una soluzione che, se da un lato permetterà alla Giordania di importare gas israeliano senza acquistare gas da Israele, comporterà certamente un esborso maggiore per le casse di Amman. 

(di Giovanni Andriolo) Come soddisfare la fame di risorse della Giordania senza urtare i delicati equilibri politici della Regione vicino-orientale? Affidando il ‘lavoro sporco’ a un mediatore. Questa la soluzione a cui sembra essere giunta Amman attraverso il recente accordo sul gas naturale tra l’impresa statale National Electric Power Company (NEPCO) e l’impresa olandese Shell.

 

Related

Tags: ciprogas naturalegiacimenti petroliferi mediterraneoGiordaniaGiovanni AndrioloIsraelelibano
ShareTweetSendShare
Previous Post

La guerra secondo jihad

Next Post

Syriana: il conflitto nascosto

Nino Orto

Nino Orto

Analyst and journalist specialised in the greater Middle East, jihadist groups, security issues. He has been on The New Arab, The Conflict Archive, Equilibri, Osservatorio Iraq, Il Manifesto, L'Indro, L'Occidentale. He published in 2015 his book "Business,Piombo,Dollari. La privatizzazione della guerra irachena" on the privatization of the Iraqi war. He is the founder and Editor-in-Chief of Osservatorio Mashrek where he covers the conflicts in Syria and Iraq, Israel-Palestine, area MENA, transnational jihadist groups.

Next Post
Syriana: il conflitto nascosto

Syriana: il conflitto nascosto

Leave a Reply Cancel reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Recommended

In Libia in atto una “correzione” della rivoluzione del 2011

In Libia in atto una “correzione” della rivoluzione del 2011

8 years ago

Siria: mercato nero e contrabbando

8 years ago

Follow Us on Facebook

Follow Us on Twitter

  • Partner
  • Contact Us
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy (EU)
Work with us: +1 234

© 2021 Osservatorio Mashrek

No Result
View All Result
  • Home
  • News
  • In-Depth
  • Dossier
  • Interview
  • Analysis
  • Jihad watch
  • Cartoons
  • E-books
  • Partner
  • Contact Us

© 2021 Osservatorio Mashrek

Manage Cookie Consent
We use technologies like cookies to store and/or access device information. We do this to improve browsing experience and to show personalised ads. Consenting to these technologies will allow us to process data such as browsing behaviour or unique IDs on this site. Not consenting or withdrawing consent, may adversely affect certain features and functions.
Functional Always active
The technical storage or access is strictly necessary for the legitimate purpose of enabling the use of a specific service explicitly requested by the subscriber or user, or for the sole purpose of carrying out the transmission of a communication over an electronic communications network.
Preferences
The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
Statistics
The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes. The technical storage or access that is used exclusively for anonymous statistical purposes. Without a subpoena, voluntary compliance on the part of your Internet Service Provider, or additional records from a third party, information stored or retrieved for this purpose alone cannot usually be used to identify you.
Marketing
The technical storage or access is required to create user profiles to send advertising, or to track the user on a website or across several websites for similar marketing purposes.
Manage options Manage services Manage vendors Read more about these purposes
View preferences
{title} {title} {title}