La mossa di IS al fine di stabilire un bilancio ufficiale è solo l’ultimo tentativo da parte del gruppo terroristico di comportarsi come un vero e proprio Stato. (di Nino Orto) Lo Stato islamico in Iraq e Siria (ISIS), per il 2015, avrà un budget di 2 miliardi di dollari. Lo hanno dichiarato i leader del gruppo attraverso dei media con sede a Londra.
Naji Abdullah, un leader tribale a Mosul, ha anche dichiarato ad al-Araby al-Jadeed come l’ISIS stia dedicando gran parte dei finanziamenti per i territori conquistati in Siria e in Iraq. Il gruppo prevede infatti di pagare stipendi mensili ai poveri, disabili, orfani, vedove e le famiglie di persone uccise in attacchi aerei della coalizione, con un avanzo di 250 milioni dollari stanziati per la guerra contro la coalizione americana.
La mossa di IS al fine di stabilire un bilancio ufficiale è solo l’ultimo tentativo da parte del gruppo terroristico di comportarsi come un vero e proprio Stato. La scorsa settimana, la milizia jihadista ha annunciato di aver istituito una banca islamica a Mosul, la città irachena presa al governo lo scorso giugno.
Funzionari degli Stati Uniti continuano ad assistere le forze di sicurezza irachene e le milizie curde con l’intenzione di riprendere la provincia nord-occidentale del paese. Ma più IS si integra con la popolazione locale attraverso versamenti finanziari e altre forme di assistenza, più difficile sarà riconquistare la città e la regione di al-Anbar.