La Commissione ha riferito di come gli apparati del gruppo di Baghdadi nella città di Mosul, la seconda più grande dell’Iraq, non siano stato scalfiti (di Nino Orto) La Commissione Parlamentare irachena per la Difesa e Sicurezza si è recentemente riunita per fare il punto della situazione in Iraq e nella guerra contro lo Stato Islamico. La Commissione ha riferito di come gli apparati del gruppo di Baghdadi nella città di Mosul, la seconda più grande dell’Iraq, non siano stato scalfiti, nonostante le centinaia di incursioni da parte degli Stati Uniti e degli aerei da guerra alleati.
La commissione ha inoltre specificato come, sebbene le incursioni abbiano causato qualche problema per l’organizzazione jihadista, soprattutto dopo che i raid hanno preso di mira i suoi alti dirigenti nella zona, il gruppo di Baghdadi sia ancora “pronto a combattere”.
Secondo la Commissione:
– I leader militari dello Stato islamico continuano a far affluire combattenti e mezzi a Mosul, nel tentativo di alzare il morale e rafforzare le posizioni nelle aree sotto il suo controllo nel nord e ovest dell’Iraq.
– lo Stato Islamico ha attentamente pianificato delle campagne mediatiche in cui si annunciano le uccisioni dei suoi leader per porli in clandestinità e tenerli lontani da possibili attacchi di aerei da guerra statunitensi.
-Centinaia di combattenti stranieri, per lo più provenienti dalla Cecenia, sono stati recentemente inviati a Mosul per respingere gli attacchi contro le sue periferie da parte delle forze curde e irachene.
-I curdi hanno ripreso Sinjar, roccaforte della minoranza Yazida, e hanno liberato centinaia di donne e uomini in cattività. Secondo i parlamentari iracheni, le donne e gli uomini yazidi che si sono rifiutati di convertirsi all’Islam sono stati incarcerati nelle prigioni all’interno Mosul, e non uccisi in massa.
– Esistono rapporti che indicano come lo Stato Islamico stia giustiziando i propri comandanti e combattenti dopo la riconquista di Sinjar da parte dei combattenti curdi. (Gli esperti iracheni non confermano)
-Il gruppo sta adottando nuove tattiche militari di fronte ai massicci bombardamenti aerei statunitensi, dividendo le sue forze in contingenti più piccoli e ristrutturando i depositi di munizioni.